Stimolando la loro curiosità innata e fissando per loro obiettivi ambiziosi ma raggiugibili, i bambini hanno la possibilità di crescere in base al loro potenziale e alle loro capacità. Questo è possibile certamente attraverso la scuola e i compiti, ma anche attraverso il gioco e il tempo libero (ozio): oggi più che mai, in questa situazione anomala e in continuo mutamento, occorre cercare di preservare questo equilibrio, rispettando anche la fase di sviluppo del bambino.

 

I bambini non apprendono solo a scuola: anche giocando o facendo altre attività nel loro tempo libero, fanno importanti esperienze di crescita. In questi giorni di confinamento, dove le strutture scolastiche sono chiuse e la socializzazione limitata, è vero che si è garantito ai nostri bambini la possibilità di continuare a seguire lezioni tramite videoconferenze e a svolgere i loro compiti, ma non va dimenticato neppure che in questo momento più che mai hanno bisogno anche di altro: metterli costantemente sotto pressione, affinché seguano ritmi non consoni alla loro età e alla loro capacità di concentrazione, può comportare dei rischi per la loro salute fisica e psichica, in un momento già di per sé molto delicato e particolare.

 

Come adulto/educatore abbiamo quindi il dovere di comprendere e favorire un clima casalingo il più sereno e equilibrato possibile, supportanto bambini e ragazzi a fare del loro meglio, secondo le loro effettive capacità. La presenza dell’adulto, quindi, anche nello svolgimento di attività scolastiche, deve essere rispettosa del tempo di crescita del bambino, con pretese adeguate alla sua età: aspettare, attendere e pazientare sono attitudini importanti per accompagnare un bambino nel suo ritmo di apprendimento. Al contrario comportamenti pressanti che possono sfociare in violenza verbale o addirittura fisica, vanno chiaramente aboliti dai propri “metodi educativi”.

 

I bambini hanno bisogno di figure di riferimento (genitori e docenti) che mostrano aspettative positive e realizzabili nei loro confronti. Oltre all’importanza di rispettare ogni bambino, è utile anche incoraggiare e stimolare la sua curiosità, dandogli la possibilità di gestire autonomamente dei momenti di tempo libero.

Ogni bambino è unico e prezioso: va seguito con rispetto e fiducia, caratteristiche che l’adulto promuove, assumendo un ruolo significativo nella crescita del potenziale dei propri figli/bambini/allievi.

 

 

“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi
lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”.

Albert Einstein

 

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CompAct: Consolidare le competenze, proteggere i bambini.
Un progetto di Protezione dell’Infanzia Svizzera e di ASPI.

Vignetta “Rispettare le capacità del bambino invece di metterlo sotto pressione”

Per natura i bambini sono desiderosi di apprendere. Affinché il bambino riesca a imparare con profitto è però necessario che le pretese siano adeguate. Se la scuola pretende troppo e se i genitori hanno aspettative eccessive, il bambino rischia di bloccarsi durante il processo di apprendimento, di perdere la motivazione e di avere così un calo di rendimento. Per questo motivo è importante rispet- tare le capacità di ogni bambino e prestare attenzione ai segnali che potrebbero indicare che le pretese nei suoi confronti sono eccessive.

I genitori desiderano che i loro figli sfruttino al massimo il loro potenziale. È comprensibile desiderare che i figli portino a termine una formazione scolastica che dia loro buone possibilità nel mondo del lavoro. Ed è altrettanto giusto che i genitori si interessino ai risultati scolastici dei figli e che spieghino loro che ci tengono che ottengano buoni risultati.

I genitori che hanno aspettative sostanzialmente positive circa il rendimento scolastico dei loro figli consolidano la fiducia di questi ultimi nelle proprie capacità e ne promuovono il rendimento. Le aspettative dei genitori devono però essere alla portata del bambino. Un bambino sotto pressione a causa delle aspettative irrealistiche dei suoi genitori perde fiducia nei propri mezzi e la motivazione ad apprendere. Si instaura così un circolo vizioso tra pressione, paura e insuccessi scolastici, il che va a scapito dell’autostima del bambino. Questo processo negativo si aggrava se i bambini vengono puniti dai genitori per i risultati ottenuti a scuola, giudicati insufficienti o negativi.

Stimolando la loro curiosità naturale e fissando per loro obiettivi ambiziosi ma raggiungibili, i bambini hanno la possibilità di crescere in base al loro potenziale. I bambini non apprendono solo a scuola, anche giocando nel tempo libero fanno molte esperienze di vita importanti. Per questo motivo è indispensabile che possano gestire liberamente parte del loro tempo libero e che in queste occasioni possano scoprire, senza nessuna pressione, il mondo con tutte le sue sfaccettature e rilassarsi per affrontare le sfide future.

 

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