Alla richiesta di presentare i membri del Comitato Scientifico di ASPI, ho subito risposto di sì con immenso piacere. Per me è l’occasione perfetta di esprimere quanto sono grata alle sei persone, di cui ora vi parlerò, per aver accettato di entrare a far parte del nostro Comitato: è anche grazie alla loro presenza e al loro supporto, che ASPI può garantire qualità e competenza in tutto ciò che fa e dice.

Sono sei persone di età e provenienza molto diverse, ma che hanno in comune alcune cose: prima di tutto sono tra i massimi esperti nei loro ambiti di attività, vantando un bagaglio di esperienze e conoscenze incommensurabile. E poi, non esagero nel dire che tutti e sei sono davvero delle belle persone: incredibilmente grandi, ma anche incredibilmente gentili, disponibili e umili.  È quindi per me, e per il team ASPI, un vero privilegio lavorare con loro.

A cura di Myriam Caranzano Maitre
Membro del Comitato Scientifico ed ex direttrice ASPI


Ineke Dunselman
Counsellor, psicologa, ipnoterapeuta, Master PNL, VD, formatrice internazionale di comunicazione e team building, trainer per GTI, IACP e AEI in Europa, Nord e Sud America e Cina.

Parlare di abusi e violenze sui bambini non è per nulla facile. Come si può farlo con chiarezza e rispetto, interagire e mettersi veramente all’ascolto di chi si ha davanti? Sono domande fondamentali per chi fa questo lavoro e nel lontano 1995, Ineke Dunselman mi diede le risposte che cercavo, durante una formazione Gordon Genitori Efficaci, a cui Amilcare Tonella  – il fondatore di ASPI – mi invitò a partecipare. Fu illuminante!

In ASPI decidemmo di adottare come prerequisito fondamentale un corso di formazione con lei destinato a tutti i collaboratori, per poter apprendere fin da subito come parlare, comunicare e ascoltare in maniera rispettosa. Da allora Ineke è per noi il punto di riferimento per tutto quello che riguarda la comunicazione interpersonale.

Alberto Pellai
Medico, specialista e dottore di ricerca in Sanità Pubblica, psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e docente di Educazione Sanitaria e Prevenzione alla Facoltà di Medicina all’Università degli Studi di Milano. Autore di molti best seller nell’area della psicopedagogia dell’età evolutiva.

 

Fu grazie ad Amilcare Tonella che conobbi Alberto Pellai: Amilcare lesse su una rivista un articolo su un libro e programma di prevenzione (Le parole non dette) messo a punto proprio da Alberto e decise che questa persona andava assolutamente incontrata. E in effetti aveva ragione: Alberto non è solo il padre di uno dei nostri più longevi programmi di prevenzione (oggi divenuto Dillo Forte!), ma è stato anche e soprattutto il primo che ci ha mostrato in maniera strutturata e rigorosa, basandosi su prove scientifiche, quale fosse la via da seguire per condurre un lavoro di prevenzione della violenza e degli abusi sui minori davvero efficace, in un’epoca dove era ancora molto difficile, se non un tabù, parlare di abusi sessuali.

Alberto è davvero un pilastro per ASPI, sempre a disposizione per domande, conferenze, formazioni, ecc,. e porta all’interno della Fondazione la sua grande capacità di divulgare concetti complessi in maniera toccante e fruibile a tutti.

 

Marcellina Mian
Oggi in pensione, Marcellina Mian è stata prof. di pediatria in diverse università (Tufts, Toronto, Weill Cornell Medicine-Qatar, Harvard), presidente ISPCAN 2002-2004, coautrice delle linee guida per la prevenzione del maltrattamento infantile e degli abusi sui bambini pubblicate dall’OMS e ISPCAN nel 2006.

Marcellina Mian fu per me “l’incontro che ti cambia la vita”: era il 2007, paese di Somma Lombardo, lei invitata da Alberto Pellai per presentare le linee guida ISPCAN – OMS per la prevenzione del maltrattamento sui bambini, di cui è coautrice. Fui affascinata dalla sua modalità di esporre in modo chiaro e dalla solidità scientifica con cui si poneva. Subito mi apparve chiaro che mi sarebbe piaciuto moltissimo poterle chiedere consigli, beneficiando nel suo immenso sapere. E lei accettò: per ASPI ha fatto formazioni, risposto a domande, tenuto conferenze e… tuttora c’è. Mi ha inoltre proposto per le elezioni del Consiglio ISPCAN nel quale sono stata eletta nel 2010.

Insomma, è una di quelle persone con un cuore “grande così” e un punto di riferimento incredibile per ASPI: un vero privilegio averla con noi.

Roberta Ruggiero
PhD, Associata senior per la ricerca e l’insegnamento del Centro di Studi sui Diritti dei Bambini dell’Università di Ginevra, membro del comitato editoriale del International Journal on Child Maltreatment: Research, Policy and Practice (Springer), coordinatrice  della redazione delle Guidelines on Data Collection and Monitoring Systems on Child Abuse del European Network of national Observatories on Childhood del 2009. Nel 2012-2014 ha fornito il sostegno scientifico alla creazione del primo Osservatorio cantonale della gioventù in Svizzera nel Cantone Vallese.

Chiedere a Roberta di entrare a far parte del nostro Comitato Scientifico era per me praticamente scontato: è una persona molto attiva a livello internazionale e nazionale per tutto ciò che concerne i diritti dei bambini e l’importanza di lavorare in modo intersettoriale e multidisciplinare per poterli davvero implementare. Anche lei, ha una capacità fuori dal comune di tenere conferenze e formazioni sulla tematica, basandosi su evidenze scientifiche rigorose e in maniera chiara e competente, lasciando trasparire tutta la sua passione e amore per la materia. La conosco da moltissimo tempo e la stimo tanto, a livello personale e come esperta in diritti dell’infanzia. Per noi di ASPI che facciamo della Convenzione ONU per i diritti del fanciullo la nostra “bibbia”, è importantissimo poter contare su una persona con così tanta competenza.

Zlatina Kostova
PhD, Psicoterapeuta, Direttrice della Formazione presso il Child Trauma Training Center del Dipartimento di Psichiatria, University of Massachusetts Medical School, USA.

Ho conosciuto questa giovane e brillante professionista durante un congresso ISPCAN nel 2017: fu lei a cercarmi, quando venne a sapere che era presente una “ticinese” e lei, avendo conseguito il suo dottorato presso l’USI di Lugano (PhD in Health Communication), aveva piacere di incontrarmi. Da lì ci siamo sempre tenute in contatto, confrontandoci su diverse tematiche e arricchendo i rispettivi bagagli. Nel frattempo, Zlatina ha fatto una carriera professionale di tutto rispetto, dividendosi tra Stati Uniti d’America e Europa. Oggi è docente di Psichiatria e Direttrice della Formazione al Child Trauma Training Center presso la University of Massachusetts Medical School dove insegna, svolge lavoro clinico e conduce ricerche. Per ASPI ha tenuto un corso di formazione nel 2020 dove tutti presenti hanno potuto apprezzare la sua competenza e il suo rigore scientifico, nonché la sua grande capacità di esprimersi in modo chiaro e semplice.

Markus Krienke
Professore di Filosofia moderna ed etica sociale alla Facoltà di Teologia di Lugano (FTL), direttore della Cattedra Antonio Rosmini della FTL e della VideoCattedra Rosmini. Professore invitato presso la Pontificia Università Laternanense, Roma e Docente presso lo Studio teologico S. Francesco di Milano, affiliato alla Pontificia Università Antonianum di Roma. Inoltre, è membro del Comitato scientifico della Fondazione Konrad-Adenauer di Roma e direttore della Collana “La Rosminiana”.

L’incontro con Marco (come ama essere chiamato), è il più recente di tutti: era il 2019 ed entrambi, insieme all’avvocato Paolo Bernasconi, siamo stati chiamati a commentare il film Grâce à Dieu

del regista François Ozon, durante il Film Festival dei Diritti Umani di Lugano. Non sapevo che tipo di interlocutore mi sarei trovata davanti, ma fui subito catturata dalla sua energia e solarità, nonché dalla sua grande capacità di leggere la realtà in maniera lucida e analitica. Un senso critico e al contempo costruttivo che permette ad ASPI di mantenere uno sguardo filosofico, sociale ed etico sulla società. Da allora ci siamo trovati molte volte per il solo gusto di chiacchierare e confrontarci sulle problematiche che riguardano il suo lavoro come professore di filosofia moderna ed etica sociale e il lavoro di ASPI.