A novembre, la Società internazionale per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento sui bambini (ISPCAN) ha lanciato una campagna globale di sensibilizzazione alla quale tutti i country partner come ASPI hanno potuto aderire in vista del 19 novembre, che è la Giornata internazionale ONU per la prevenzione dell’abuso sull’infanzia.
L’idea è quella di muoversi a livello internazionale amplificando la voce delle singole realtà locali.
Oggi 14 novembre è il giorno assegnato alla Fondazione ASPI che, per l’occasione, presenta i messaggi base della prevenzione primaria, ovvero sei concetti efficaci per prevenire gli abusi e la violenza sui minori.
Nel percorso Sono Unica/o e Preziosa/o! questi vengono trasmessi in maniera ludica e semplice ai bambini e alle bambine che vi prendono parte, nonché ai loro adulti di riferimento, quali di docenti e i genitori.
Sotto l’hashtag comune di #riseuptoendchildabuse, quindi, ve li riproponiamo qui di seguito:
Il mio corpo appartiene solo a me!
Messaggio al bambino
Il tuo corpo è tuo! Hai il diritto di decidere come, quando, dove e da chi vuoi essere toccato oppure no. Le parti private di un bambino sono molto personali e nessuno le può toccare.
Concetto per l’adulto
Il bambino (inteso da 0 a 18 anni) è una persona a tutti gli effetti. Il corpo del bambino appartiene a lui e nessuno ha il diritto di toccarlo o accarezzarlo se il bambino non vuole. Le parti intime sono parti molto private del suo corpo e nessuno può toccarle, così come nessuno può chiedere al bambino di guardare le parti intime di un’altra persona o di toccarle.
Mi fido di quello che sento!
Messaggio al bambino
Le tue sensazioni sono importanti. Puoi fidarti di loro. Ti permettono di capire se c’è qualcosa che non va. Puoi esprimere le tue emozioni e parlarne, anche se sono spiacevoli.
Concetto per l’adulto
In famiglia e a scuola, è importante parlare di emozioni, raccontarsi a vicenda quando ci si sente bene, o quando ci si sente male. Così facendo, gli adulti aiutano i bambini a riconoscere e ascoltare le loro emozioni, e a parlarne.
So riconoscere un tocco bello, strano o fastidioso!
Messaggio al bambino
Ci sono tocchi piacevoli che rendono felici, e ce ne sono altri che danno fastidio, confondono o fanno addirittura paura. Nessuno ha il diritto di toccarti contro la tua volontà. Ciò vale anche per tutti i tuoi famigliari.
Concetto per l’adulto
Affinché il bambino possa preservare una distanza accettabile e farsi rispettare, è importante promuovere la sua capacità di distinguere i tocchi belli (piacevoli, desiderati), dai tocchi brutti (strani, fastidiosi, indesiderati). I bambini hanno il diritto di scegliere da chi, come, quando e dove essere toccati. Bisogna quindi dare loro espressamente il permesso di dire NO se non lo desiderano. Inoltre, è importante che i bambini sappiano che possono esserci adulti che non rispettano il loro NO. In questi casi è fondamentale incoraggiare i bambini a chiedere aiuto e a rispondere in modo congruente dovesse arrivare una richiesta in tal senso.
Ho il diritto di dire di NO!
Messaggio al bambino
Hai il diritto al rispetto dei tuoi limiti personali. Gli adulti non possono disporre di te a loro piacimento e tu puoi anche dire loro di “NO”. Puoi difenderti se qualcosa non ti piace o ti mette a disagio e chi ti sta di fronte deve rispettare le tue emozioni, i tuoi sentimenti e le tue scelte.
Concetto per l’adulto
Dai bambini a volte ci aspettiamo che sappiano dire di no se “un malintenzionato” propone loro qualcosa. Per un bambino non è facile dire di no a un adulto, anche perché nella quotidianità spesso viene sgridato quando dice di no. È fondamentale insegnare al bambino che può dire di no a casa, a scuola e anche nello sport, e per farlo è importante ascoltare il suo NO, e se possibile cercare insieme a lui soluzioni che soddisfano entrambe le parti.
So riconoscere i segreti belli da quelli brutti!
Messaggio al bambino
Ci sono segreti belli, che fanno piacere e sono eccitanti, ad esempio quando vuoi fare una sorpresa a qualcuno con un regalo. I segreti brutti ti lasciano una sensazione sgradevole, ti fanno paura e ti pesano. I segreti brutti o strani vanno raccontati a qualcuno, anche se hai promesso di non dire niente a nessuno.
Concetto per l’adulto
A volte ai bambini viene confidato un segreto e gli si chiede di mantenerlo. È importante che gli adulti aiutino il bambino a capire che ci sono segreti belli e segreti brutti, e che un segreto può essere mantenuto solo se questo segreto lo fa stare bene e se ciò che gli è stato confidato non gli crea alcuna confusione. Inoltre, gli adulti non dovrebbero coinvolgere i bambini nei loro segreti. Non è educativo nemmeno ricattarli o minacciarli per ottenere la loro ubbidienza o il loro silenzio.
Sono furbo, mi faccio aiutare!
Messaggio al bambino
Quando hai un problema, parlane il più presto possibile con qualcuno. Se possibile con un adulto, un grande di cui ti fidi! Farsi aiutare è un segno di forza e di intelligenza! Se l’adulto non ti ascolta o non capisce o non ce la fa ad aiutarti, non arrenderti, cerca qualcun altro. A volte è utile anche parlarne con un tuo coetaneo.
Se non trovi nessuno, chiama il telefono amico per bambini (147): è gratuito e risponde giorno e notte.
Concetto per l’adulto
Il bambino ha bisogno di adulti di cui fidarsi e che siano in grado di ascoltarlo e aiutarlo. È importante ascoltare il bambino, il suo vissuto e le sue emozioni, liberando la mente da pregiudizi e preconcetti. Se un bambino ci confida un problema, ha dimostrato coraggio e fiducia, dunque dobbiamo prenderlo sul serio e aiutarlo!