Intervista a cura di Mara Menghetti.

Siamo qui per te – È con questo messaggio che dei giovani ragazzi mettono il loro tempo e la loro esperienza a disposizione di coetanei, per ascoltarli e sostenerli nei momenti di difficoltà.

Tramite una chat gratuita e anonima, da marzo 2022 per due sere alla settimana, ragazzi e ragazze tra i 15 e i 24 anni possono trovare dei consulenti pari con cui confidarsi. Si parla di 9’457 chat trattate in 14 mesi: numeri che confermano dei vissuti di forte disagio tra i più giovani.

Young4HelpChat è un progetto ticinese riconosciuto da InfoGiovani che a novembre 2022 ha ricevuto il premio Mari e nel 2023 è stato riconosciuto dalla Confederazione come Meilleur Citoyen per l’impegno di giovani che fanno qualcosa a favore della società.

Per saperne di più, abbiamo fatto una chiacchierata con la presidente Milena Pacciorini e Jonas, un consulente pari di Young4HelpChat.

Perché nasce l’esigenza di creare una peer-chat?

M.P.: Oggigiorno, i mezzi più utilizzati dai giovani per rimanere connessi tra di loro, sono le chat e i social e abbiamo pensato di essere disponibili per coloro che si trovano in difficoltà proprio tramite il canale delle chat. Mettere in contatto dei giovani ragazzi e ragazze della stessa età, significa permetter loro di parlare lo stesso linguaggio, sentirsi più vicini e non giudicati, capirsi più facilmente sulle problematiche legate al periodo storico in cui viviamo. Il nostro è un intervento a bassissima soglia: l’obiettivo primario è quello di esserci, ascoltare e tranquillizzare i chattanti nel momento di bisogno ed eventualmente indirizzarli a dei servizi e dei professionisti sul territorio appropriati ai casi.

Con quali tematiche siete maggiormente confrontati?

J.: Mi capita di parlare davvero di tutto: relazioni d’amore, problemi in famiglia, violenza, abusi, ansia, pressione e stress legati all’essere riconosciuti e accettati dai compagni di scuola, bullismo, solitudine, autolesionismo, pensieri suicidari, e anche problemi legati all’alimentazione e all’immagine di sé che coinvolgono sia ragazze, sia ragazzi.

Young4HelpChat: chi siete e come funziona il vostro servizio?

M.P.: Il team di Young4HelpChat è composto da 22 persone tutte volontarie: ci sono i consulenti pari e i coach. Tutti, per la protezione della propria persona, soprattutto dei minorenni, lavorano in forma anonima. I consulenti sono riconoscibili con un nickname, degli avatar e una scheda che elenca le tematiche con cui ci si può confrontare. Sono tutti dei ragazzi o delle ragazze che durante la loro infanzia e/o adolescenza hanno avuto delle difficoltà, anche grosse, hanno fatto dei percorsi di psico-analisi da cui sono usciti e in cui hanno trovato una resilienza che permette loro di aiutare gli altri. La loro consulenza si basa proprio sulla propria esperienza: non sono dei professionisti, altrimenti cadrebbe il concetto di pari.

I consulenti sono costantemente sostenuti e supervisionati da dei coach, ovvero adulti laureati in ambito psico-sociale con esperienza pluriennale di lavoro con i giovani.

Tutto il nostro servizio avviene online. Ad ogni turno si collegano alle chat sei o sette consulenti e due coach restano online in caso di bisogno tecnico, di supporto ai consulenti se le conversazioni dovessero diventare difficili o per intervenire nei casi di emergenza.

Ogni consulenza dura tra i 10 e i 20 minuti, a seconda della gravità della problematica.

In generale, i pari offrono ai chattanti il loro ascolto e cercano di rispondere ai loro bisogni facendo se necessario un brainstorming di tutte le possibili soluzioni, valutando quanto il/la chattante ha già fatto e quali sono stati i risultati, e facendo ulteriori proposte tra cui rivolgersi a un genitore, ad una persona di fiducia o anche a degli enti specifici.

Purtroppo, non c’è un turno in cui non si parla di suicidio almeno una volta.  Abbiamo già avuto alcuni casi di pensieri suicidari vicini all’atto o altre situazioni di emergenza e in questi casi i consulenti pari hanno potuto consultare i coach, chiedendogli di visionare le chat e di assisterli per proseguire la conversazione nel migliore dei modi. È già successo che degli utenti hanno accettato di parlare direttamente con i coach. In numerose occasioni siamo riusciti ad evitare il peggio, appoggiandoci anche all’intervento della polizia o dell’ambulanza.

I consulenti pari non sono mai da soli proprio perché ci sono delle problematiche che necessitano un intervento professionista e che possono generare forti emozioni: per questo il ruolo e la presenza dei coach sono di fondamentale importanza.

Cosa motiva un ragazzo o una ragazza a diventare un/una consulente pari?

J: Io ho avuto un’infanzia un po’ movimentata. Non ho mai avuto quel punto stabile di cui avevo bisogno: gli eroi della mia vita sono stati anche i miei antagonisti e fin da quando ero piccolo mi sono dovuto arrangiare e comprendere da solo come funzionava la vita. Da adulto, per conto mio, ho poi deciso di rivolgermi ad un professionista. E, quando sono uscito dal mio percorso, mi sono detto che se sono riuscito ad aiutare me stesso, allora posso provare ad aiutare anche altre persone.

Mi ricorderò sempre quando a 15 anni leggevo sull’agenda scolastica i diversi numeri telefonici d’aiuto e, pur consapevole della mia situazione, mi era difficile pensare di telefonare e chiedere aiuto. Mi immagino invece che se ci fosse stata una peer-chat, l’avrei più facilmente provata. Reputo che una chat con un coetaneo o una coetanea sia più tranquilla e più facile che chiamare un adulto.

Milena, un servizio più urgente che mai, quali sono gli obiettivi e gli auspici per il futuro di Young4HelpChat?

M.P.: Le richieste di aiuto che arrivano sono davvero tante. E per questo siamo alla ricerca di coach  che abbiano da 26 anni con laurea in ambito psico-sociale e anche di consulenti pari tra i 15 e i 25 anni che hanno del tempo da mettere a disposizione di altri ragazzi in situazioni di disagio. È vero che il nostro è un servizio online ma ci piacerebbe trovare una sede da cui fare le nostre consulenze. Y4HC è un progetto di giovani per i giovani e mi piacerebbe che presto subentri al mio posto un/una giovane presidente che porti avanti il progetto, che colga l’opportunità di buttarsi in un’esperienza che potrà insegnare tantissimo!

Ragazzi: il mondo è vostro!

Jonas, ringraziandoti del lavoro che svolgi, cosa ti piacerebbe dire ai tuoi pari che si trovano in difficoltà?

Parlare aiuta! Anche solo per avere un altro punto di vista. Non sei l’unico a provare queste emozioni e chiedere aiuto non è da deboli ma da coraggiosi e forti!

Pensare di rivolgersi, fidarsi e dover chiamare subito un adulto può non essere così facile, potrebbe esserci paura delle conseguenze. Una chat come la nostra, anonima e senza giudizi, potrebbe aiutare a dare il coraggio per fare un passo, per iniziare a chiedere aiuto.

Ragazzi: il fallimento non esiste, tutti nella vita dobbiamo fare delle scelte e se capita di fare una scelta sbagliata questo non è un fallimento. Siamo tutti degli esseri in divenire e ogni giorno abbiamo nuove possibilità!

Nome Young4HelpChat
Missione
Una chat tra pari per le situazioni più difficili.
Link young4helpchat.com
Instagram
young4help_chat
Orari di consulenza tutti i martedì e i giovedì dalle 20:00 alle 23:00