È notizia del 13 settembre 2024: il Consiglio federale presenta il progetto per modificare la legge, vietando di fatto qualsiasi forma di violenza nell’educazione. Si tratta di un passo importantissimo per la protezione dei minori in Svizzera, di cui ASPI si fa promotrice da oltre un trentennio.

 

I modelli di comportamento tradizionali fanno sì che l’uso della violenza contro i bambini sia considerato accettabile, se non addirittura necessario. Come affermato da uno studio condotto dall’Università di Friburgo nel 2022, in Svizzera un bambino su due subisce violenza psicologica e/o fisica nella sua educazione, quasi il 40% dei genitori ha punito fisicamente il proprio figlio almeno una volta e uno su sei ricorre regolarmente a violenza psicologia, per esempio tramite gravi insulti, minacce o privazione di affetto.  Allo stato attuale delle cose, per la legislazione svizzera non c’è un divieto delle punizioni corporali se queste non provocano danni evidenti: un fatto che non considera le conseguenze psicologiche a medio e lungo termine.

 

Con la modifica di legge, si impone esplicitamente ai genitori di educare i figli senza ricorrere ad alcun tipo di violenza: nessun trattamento degradante, comprese le punizioni corporali, sarà tollerato.

È molto importante, inoltre, che il Consiglio federale stesso abbia proposto di potenziare la prevenzione, ampliando le offerte di consulenza e aiuto per genitori e figli, nonché di accompagnare l’entrata in vigore della modifica di legge, con misure di informazione e sensibilizzazione.

Un lavoro che ASPI porta avanti come sua missione principale dal 1991: la Fondazione, difatti, svolge attività di prevenzione degli abusi sessuali e dei maltrattamenti sui e tra i minori su più livelli. I messaggi trasmessi e allenati con i bambini nei programmi di prevenzione nelle scuole (cfr. www.aspi.ch/prevenzione), aumentano d’efficacia laddove sono condivisi e rafforzati con gli adulti di riferimento. È per questa ragione che ASPI propone anche incontri formativi con docenti e genitori abbinati ai programmi, nonché formazioni ad hoc di prevenzione e promozione di una cultura del rispetto e del “buon trattamento”, per gli adulti (cfr. www.aspi.ch/attivita/formazione/). Senza dimenticare le attività di informazione e sensibilizzazione, come l’ASPI WebTV.

In questo contesto storico, la Fondazione ASPI continuerà con ancora più convinzione nel suo impegno per proteggere i minori e affiancare gli adulti, sostenendoli in caso di difficoltà in ambito educativo.