Felice o triste? EMMO aiuta il tuo bambino a mostrare le sue emozioni.

È questa l’ultima iniziativa di Protezione dell’infanzia Svizzera per lottare contro la violenza sui minori.  È infatti di oggi il loro comunicato che presenta il peluche EMMO, che – citiamo – “cambia la sua espressione da felice a triste, o viceversa, quando lo si rivolta”.

 

Riportiamo di seguito il comunicato stampa di Protezione dell’infanzia Svizzera:

 

Berna, 27 ottobre 2021 – In media, c’è un bambino in ogni classe scolastica che subisce regolarmente violenza fisica in ambito educativo. Protezione dell’infanzia Svizzera lancia il mostriciattolo di peluche «EMMO», con il quale i bambini possono esprimere le loro emozioni facilmente e senza parole: infatti c’è sempre un’alternativa alla violenza.

Lo studio «Comportamento punitivo dei genitori in Svizzera» dell’Università di Friburgo documenta che la violenza fisica e psicologica sui bambini è parte della quotidianità. Un bambino su venti è regolarmente vittima di punizioni corporali a casa. Addirittura un bambino su quattro subisce regolarmente violenza psicologica. Protezione dell’infanzia Svizzera si è posta l’obiettivo di ridurre la violenza sui bambini. A questo scopo, è da subito disponibile un ausilio su www.protezioneinfanzia.ch: il mostriciattolo di peluche «EMMO».

Comunicazione facile senza parole

«EMMO» è un pupazzo di peluche che, nel suo stato originale, ride allegramente. Il cuore rosso cucito sul corpo segnala: sto bene! Ma quando «EMMO» viene rivoltato, si trasforma e mostra un volto grigio e tetro. Il sorriso è sparito, gli angoli della bocca sono girati verso in basso e il cuore rosso è spezzato in due. In questo modo, il bambino comunica in modo semplice che non si sente bene. Il nome «EMMO» deriva dalla parola «emozione». Il mostriciattolo di peluche è stato completamente ideato e realizzato in Svizzera. 

Tutte le emozioni sono permesse, ma non tutte le azioni

«I genitori spesso trascurano lo stato d’animo dei loro figli nelle situazioni quotidiane stressanti, oppure i bambini non sono in grado di esprimerlo a parole. Il mostriciattolo aiuta i bambini a mostrare come si sentono, e i genitori a riconoscere le situazioni emotive prima che degenerino. EMMO è uno strumento semplice, ma efficace, per una de-escalation. Rafforza il rapporto genitore-figlio nel momento cruciale: «Se i genitori sono troppo concentrati sulle loro emozioni, «EMMO» media e crea un rapporto prima che accada un’azione violenta», afferma Regula Bernhard Hug, direttrice dell’organizzazione Protezione dell’infanzia Svizzera. Il rapporto viene prima dell’educazione, perché una buona relazione con il bambino previene la violenza. Se gli educatori desiderano rafforzare il rapporto a lungo termine, trovano sostegno in corsi, workshop e piattaforme di scambio del programma Genitori forti – bambini forti®». 

Il supporto della legge nell’educazione non violenta

L’educazione non violenta ha bisogno anche di un segnale forte dalla società e dalla politica. Ancorando il diritto all’educazione non violenta a livello normativo si crea chiarezza per gli educatori e si lancia un segnale. Un segno positivo in tal senso è giunto dal Consiglio nazionale nella sessione autunnale: per la prima volta esso si è espresso chiaramente a favore dell’introduzione del diritto all’educazione non violenta. Ora tocca al Consiglio degli Stati deliberare in merito, presumibilmente nella sessione invernale.

Indicazioni per le redazioni
Lo studio «Comportamento punitivo dei genitori in Svizzera» e anche immagini e video sulla campagna preventiva «Idee forti: c’è sempre un’alternativa alla violenza» sono reperibili qui: https://www.kinderschutz.ch/it/impegno/campagna-prevenzione