Da sempre ASPI collabora con movimenti e organizzazioni nazionali e internazionali, con lo scopo di portare e promuovere alle nostre latitudini le migliori e comprovate pratiche nell’ambito della prevenzione del maltrattamento infantile. In quest’ottica, ASPI è felice di annunciare di essere entrata a far parte della Global Partnership to end Violence Against Children e della Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children

Si tratta per la Fondazione di un ulteriore conferma del raggiungimento dei più alti livelli di expertise nell’ambito della prevenzione della violenza, messi quotidianamente a servizio della comunità della Svizzera Italiana.

 

Di cosa si tratta?

Sono due partenariati mondiali nei quali lavorano insieme gruppi di tutti i tipi: dai governi alle organizzazioni internazionali, dalle agenzie delle Nazioni Unite all’industria, dagli enti regionali alla società civile. Tutti uniti in un’unica collaborazione pubblico-privata incentrata su una cosa fondamentale: rendere il mondo un posto sicuro per tutti i bambini, prevenendo e rispondendo alla violenza a un livello senza precedenti.

 

Global Partnership to end Violence Against Children (www.end-violence.org)

Con lo slogan, “la violenza sui bambini si può prevenire. E il momento per prevenirla è adesso”, la Global Partnership to end Violence Against Children si impegna dal 2016 a lavorare su più livelli per rispondere in maniera efficace alla violenza sui bambini. Per farlo invita le organizzazioni che lavorano in tal senso, a riunirsi, condividere lezioni e ispirazione, unire i loro sforzi e massimizzare il loro impatto. Governi, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali, organizzazioni della società civile, gruppi di fede, settore privato, fondazioni filantropiche, ricercatori e accademici e bambini stessi, formano il tessuto di questo sforzo collettivo.

Ad oggi gli enti membri attivi di tutto il mondo sono 349 e gli investimenti fatti ammontano a 37’600’000 dollari!  Cifre impressionanti, ma non quanto quelle che concernono la violenza sui bambini: nel mondo, 1 miliardo di bambini subiscono violenza ogni anno e sono 120 milioni le ragazze che hanno subito violenza sessuale. 9 bambini su 10 inoltre vivono in paesi nei quali le punizioni corporali non sono del tutto proibite.

 

Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children (endcorporalpunishment.org)

L’obiettivo della Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children è specifico e riguarda le punizioni corporali sui bambini. L’intento, infatti, è quello di porre fine alla violenza legalizzata sui minori attraverso il divieto universale di tutte le punizioni corporali, la forma più comune di violenza sui bambini. Anche in questo caso, il movimento lavora con i governi e gli attori non governativi, monitorando e riferendo su tutti i paesi del mondo. Agisce come una fonte aggiornata e completa non solo sul divieto in sé, ma anche su studi e ricerche, effetti delle punizioni corporali e della loro eliminazione. I suoi obiettivi sono supportati dall’UNICEF, dall’UNESCO, dalle istituzioni per i diritti umani e dalle ONG internazionali e nazionali.

Ad oggi, le nazioni che hanno sancito in un articolo di legge il divieto di ogni forma di punizione corporale in qualsiasi ambito, compresa la famiglia, sono 56 – tra cui l’ultima arrivata la Francia. La Svizzera non fa ancora parte di questi stati e da sempre ASPI si adopera per aumentare la consapevolezza su questo tema.

 

Conclusioni

Monitorare e incentivare l’applicazione delle convenzioni internazionali, aumentare la consapevolezza e la comprensione, cambiare le mentalità, ispirare l’azione concreta: solo attraverso un’unica voce, coerente e globalizzata, si può raggiungere l’obiettivo di violenza zero nei confronti dei bambini. Per ASPI quindi, nel quotidiano non cambierà probabilmente niente – la missione e le attività rimangono le stesse – ma l’importanza di questa adesione risiede nella forza che deriva dall’unione.