“Come viviamo le nostre giornate, scandite dalle notifiche di WhatsApp e dall’uscita delle nuove serie su Netflix? Quanto ci affidiamo alle informazioni che Google seleziona per noi e all’immagine che di noi restituiscono i social? Durante il lockdown anche la scuola, il lavoro e le relazioni con gli amici sono andati online, e la nostra vita è diventata ancora più digitale”.

 

Con questa premessa, si inaugura l’edizione 2020 di Media In Piazza – l’evento dedicato ai media e alle tecnologie – che quest’anno si svolgerà con un formula nuova, totalmente online e tramite un concorso che mira a cercare i più bravi “mediaguru”, che sappiano raccontare la loro esperienza digitale con un video, un audio, un meme o un altro prodotto digitale.

 

Come stimolo per la creatività, sul sito www.mediainpiazza.ch sono pubblicati 6 temi di lavoro, ognuno arricchito con video e altri elementi multimediali. ASPI parteciperà con la sesta tematica “Schermo delle mie brame”.

  1. Casa, scuola e Covid
  2. L’aula in camera da letto: sogno o incubo?
  3. Le emozioni online
  4. Digital skills for the future
  5. Liberi e chiusi in casa
  6. Schermo delle mie brame

Durante la settimana del 5 ottobre degli esperti per ogni tema saranno a disposizione dei partecipanti su un canale Telegram per domande e approfondimenti, secondo il calendario e gli orari indicati sul sito.

Durante tutta la settimana gli stessi esperti sono a disposizione degli operatori dei media.

Il termine per la partecipazione è domenica 11 ottobre 2020. I premi e il regolamento sono pubblicati sul sito www.mediainpiazza.ch.

 

 #Schermo delle mie brame

 

ASPI propone di esplorare un argomento ancora relativamente inesplorato, legato alla propria immagine nel live streaming. Gli utenti, in queste situazioni, vengono privati della possibilità di gestire la propria immagine in termini di ritocco estetico. Il fatto di vedersi proiettati in live sul proprio schermo e sul monitor degli altri può infondere un senso di insicurezza con delle possibili ripercussioni in termini di autostima.

 

La pandemia COVID19, inoltre, ha accelerato e implementato l’uso di diverse piattaforme da parte di tutti: giovani e meno giovani.  Alla luce di esigenze educative, sociali e relazionali è stato fondamentale poter fruire di strumenti digitali in grado di mettere in contatto le persone, spesso attraverso l’uso di video che ci ritraggono praticamente in tempo reale. Applicazioni come Teams, Zoom, Skype, Whatsapp hanno visto un enorme incremento nei diversi target di età. Tutti coloro che ne hanno fatto e ne fanno uso tutt’ora, si sono così confrontati con la propria immagine riflessa nello schermo, cosa ben diversa dal guardarsi allo specchio al mattino o vedersi ritratti sullo schermo di un dispositivo solo qualche minuto al giorno o addirittura alla settimana. Partecipare a riunioni e formazioni online, video chiamate, comporta un confronto diretto con la nostra immagine che ci viene sottoposta molto più a lungo e con una diversa prospettiva.

 

Attraverso questa tematica, ASPI vuole quindi spingere il pubblico, giovane e adulto, a riflettere e a porsi domande su come ci si sente nel vedere la propria immagine nello schermo durante una riunione, una formazione o un incontro con amici in live.

 

Come mi vedo?

Mi piace ciò che vedo?

Come influisce la mia immagine sulla mia autostima?

Sono a disagio?

È possibile trovare delle soluzioni alternative?

Quante volte avrei voluto disattivare la videocamera? 

 

Per saperne di più sull’evento/concorso, visita www.mediainpiazza.ch