Per riuscire ad apprendere in maniera duratura, i bambini devono scoprire il mondo con tutti i sensi: è quindi importante – anche e soprattutto in questo contesto di isolamento a causa dell’emergenza Coronavirus – fare un buon uso della tecnologia, stabilendo tempi e spazi adeguati al suo utilizzo.

 

Gli strumenti digitali e Internet sono oggi più che mai parte del nostro quotidiano: a causa dell’isolamento, tutti – piccoli e grandi – ne facciamo un utilizzo maggiore.  I bambini restano in contatto con la scuola e i loro amici e compagni in maniera virtuale. Gli adulti proseguono nelle loro attività lavorative restando a casa. Insomma:  la nostra vita sociale si è spostata online.

 

Questa nuova situazione richiede la massima attenzione da parte degli adulti, genitori e insegnanti.

 

Essere consapevoli che l’uso di strumenti digitali ha un’influenza sullo sviluppo del cervello dei bambini, impone di stabilire un contratto educativo: quanto tempo di utilizzo? A quale scopo: compiti, lezioni online, gioco con gli amici? (sul contratto educativo, leggi  “Il contratto educativo per un uso consapevole delle tecnologie da parte di bambini e ragazzi).

Purtroppo, anche il migliore dei contratti educativi rischia di non aderire alla realtà dei fatti e risultare di conseguenza inefficace dopo poco tempo, soprattutto ora che la nostra quotidianità viene continuamente ridefinita. Va quindi analizzato e ripensato, tenendo conto del vissuto e delle esigenze di tutte le persone coinvolte. Più sarà flessibile e adattato all’evoluzione della situazione, e più sarà utile per tutti.

Riscoprire delle attività quali giochi di società, raccontare storie, disegnare, lavoretti manuali… arricchisce le giornate di tutti, attivando tutti i cinque sensi.

 


CompAct: Consolidare le competenze, proteggere i bambini.
Un progetto di Protezione dell’Infanzia Svizzera e di ASPI.

Vignetta “Stimolare i bambini ad apprendere invece di lasciarli in balia dei media”

È innegabile che i media digitali facciano ormai parte integrante della nostra vita. Ciononostante non andrebbero usati ininterrottamente, soprattutto dai bambini in età prescolare. I bambini, infatti, apprendono soprattutto grazie alla comunicazione diretta e alle loro esperienze sensoriali. Un consumo esagerato di screen media ostacola questo apprendimento e si ripercuote negativamente sullo sviluppo sociale e intellettuale dei bambini.

I genitori sono esempi importanti anche in fatto di uso dei media. Se trascorrono molto tempo davanti a uno schermo, i figli li imiteranno. Anche nel caso in cui i genitori utilizzino poco i media digitali, questi apparecchi esercitano un fascino irresistibile su molti bambini. E chi non ha mai approfittato di questa attrazione quasi magnetica degli screen media per fare una telefonata importante?

Tuttavia, vi sono diversi motivi per cui è sconsigliabile che i bambini usino in maniera illimitata e incontrollata i media elettronici. Se trascorrono troppo tempo davanti a uno schermo, uno smartphone o un tablet, a risentirne è il loro sviluppo mentale, linguistico e fisico. Per riuscire ad apprendere in maniera duratura, i bambini devono scoprire il mondo con tutti i sensi: per esempio giocando con i genitori o con altri bambini, ascoltando una storia, facendo lavoretti manuali, disegnando o sfogandosi nella natura. In linea di massima, non ci sono controindicazioni a che i bambini sopra i 3 anni guardino film per bambini, giochino con le app ludiche, leggano libri digitali o guardino illustrazioni digitali, basta che lo facciano con moderazione. I bambini che frequentano la scuola elementare possono fare le prime esperienze con il computer, ma i genitori dovrebbero accompagnarli durante queste esperienze mediali perché i bambini vanno aiutati a elaborare in maniera critica quanto vedono e fanno.

Stando alle raccomandazioni di specialisti del settore, per garantire uno sviluppo sano, ai bambini tra i 3 e i 6 anni andrebbero concessi al massimo 30 minuti al giorno per fruire dei media e a quelli tra i 6 e i 9 anni al massimo 45“.

 

 

Per saperne di più sul progetto CompAct clicca qui oppure scarica l’opuscolo Informazioni per genitori.