Il 30 settembre 2021, il Consiglio nazionale ha accettato la mozione della Consigliera nazionale CVP Christine Bulliard-Marbach con 111 voti contro 79. La mozione chiede che l’educazione non violenta venga finalmente sancita dal codice civile svizzero. La questione è stata portata e discussa all’ordine del giorno della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati il 17 febbraio 2022.

 

Il risultato?

Secondo un comunicato stampa della Confederazione, la commissione vorrebbe aspettare il rapporto sul postulato che è anche in sospeso e le varie soluzioni presentate dal Consiglio federale prima di decidere come meglio proteggere i bambini dalla violenza nella loro educazione. Solo allora il Consiglio degli Stati deciderà sulla mozione “Educazione senza violenza nel Codice civile”. Il rapporto del Consiglio federale sul postulato dovrebbe essere disponibile nell’estate del 2022. La Commissione probabilmente non continuerà la discussione della mozione fino alla sessione autunnale.
Per seguire l’evoluzione della situazione in Svizzera: www.netzwerk-kinderrechte.ch 

 

“… L’esperienza di altri paesi dimostra che l’elevato numero di casi può essere ridotto con due misure, ossia organizzando campagne di sensibilizzazione e dotandosi di una chiara base legale. …”
Géraldine Marchand-Balet (fonte: kinderschutz.ch)

 

Attualmente sono 63 i Paesi al mondo che dispongono di una legge che vieta la violenza e le punizioni corporali in tutti gli ambiti, compresi quelli famigliari. Altri 26 Paesi stanno per introdurre una simile legge. La prima nazione ad introdurre il divieto di punizioni corporali fu la Svezia nell’ormai lontano 1979, tra gli ultimi ad essersi dotati di questa legge la Corea del Sud nel 2021.
Per maggiori informazioni, visita: https://endcorporalpunishment.org/countdown/